Volete riscoprire un’antica via commerciale e percorrerla a passo lento in sole 4 tappe per ammirare i paesaggi delle Alpi? Siete appassionati di montagne, di turismo responsabile e vi piace camminare ascoltando la natura? La Via Priula allora fa al caso vostro perché vi consente di camminare per 4 giorni consecutivi su sentieri escursionistici di diversa difficoltà, tracciati che si snodano tra la provincia di Bergamo e quella di Sondrio e che rappresentano un modo diverso di conoscere e di scoprire la Val Brembana e la bassa Valtellina.

Questa antica strada nata alla fine del XVI secolo è finalmente tornata ad essere fruibile per coloro che amano il turismo dolce e sostenibile. La Via Priula parte da Piazza Brembana, nella Bergamasca, e poi risale fino a raggiungere il centro abitato di Chiavenna, in provincia di Sondrio. È bene ricordare che, a causa delle pendenze e dei dislivelli non sempre facili, questo tracciato escursionistico può risultare impegnativo.

Questo straordinario itinerario del Nord Italia, completamente immerso nella selvaggia bellezza e nella quiete delle montagne, incontra piccoli borghi, malghe, pascoli e paesaggi alpini. Si tratta di un intenso e coinvolgente percorso che offre una panoramica sull'ambiente alpino e prealpino lombardo grazie all'attraversamento di un territorio ricco di testimonianze culturali, di mulattiere e di paesi montani.


 


Il tracciato della Via Priula


La Via Priula



Fu il podestà veneto Alvise Priuli a far costruire nel 1593 una nuova via di comunicazione tra Bergamo, allora appartenente alla Repubblica di Venezia, e i territori posti a nord. La Serenissima, infatti, aveva la necessità di commerciare con gli stati settentrionali, tra i quali figuravano le terre dei Grigioni. La principale difficoltà di collegamento era dovuta alla presenza delle Alpi Orobie, un impedimento naturale importante che poteva essere evitato soltanto passando attraverso i territori del vicino Ducato di Milano. Per questa motivazione il transito di merci e mandrie era soggetto ad alti costi doganali e proprio questo inconveniente spinse la Repubblica di Venezia a correre ai ripari, trovando una soluzione alternativa.

L'unica soluzione plausibile per superare questa situazione di impasse era quella di aprire una nuova strada che fosse in grado di collegare Bergamo al Passo dello Spluga e al Passo del Settimo. Così nel 1593 venne aperta questa via di comunicazione che risalendo la Val Brembana raggiungeva la Valtellina, allora appartenente ai Grigioni.

La Via Priula, che partiva dalla Città alta di Bergamo, fu interessata così da intensi traffici commerciali: mercanti, soldati e mercenari si muovevano avanti e indietro su di essa. La strada aveva una larghezza tale da consentire il transito di carri trainati da animali. 

La Via Priula cadde in disuso con la caduta della Repubblica di Venezia avvenuta nel 1797 quando con la firma del Trattato di Campoformio i territori veneziani passarono sotto l'impero austro-ungarico. Da allora la manutenzione della strada non venne più eseguita e il tracciato scomparve dalla memoria degli uomini. Oggi, grazie ad un nuovo e vivo interesse per il turismo lento e per le antiche vie di collegamento, si è riscoperto questo itinerario. L'antica strada si può, infatti, percorrere a piedi o in bicicletta e consente di apprezzare un variegato panorama che abbraccia colline, montagne, boschi e aree di pascolo.


Il lago di Mezzola e Pian di Spagna

La Via Priula oggi parte da Piazza Brembana, un paese in provincia di Bergamo popolato da poco più di mille abitanti. Il borgo si trova a 500 metri d'altitudine in alta Val Brembana ed è raggiungibile da Bergamo in autobus oppure attraverso la pista ciclabile costruita dove un tempo correva la ferrovia. Da qui i camminatori iniziano questo splendido itinerario che porta alla scoperta delle Alpi Orobie e di questa antica via di collegamento.

Attraverso un territorio montano ricco di monumenti e di paesaggi naturali si risale la Val Brembana e la Valtellina per giungere fino a Chiavenna. Il cammino prosegue verso Mezzoldo, il piccolissimo borgo bagnato dal fiume Brembo che custodisce la ex Dogana Veneta, sede (dal XVIII secolo) del funzionario addetto al controllo dei traffici e decorata ancora con gli stemmi della Serenissima.

Dal piccolo paese di montagna, l'ultimo della Bergamasca prima di arrivare in Valtellina, si comincia a salire tra panorami mozzafiato fino ad arrivare al Passo San Marco, il punto più alto di tutto il percorso con i suoi 1992 metri. Il tratto di strada meglio conservato della Via Priula lo si trova proprio in questa tappa che conduce i camminatori fino al passo in cui si trova la Ca' San Marco, costruita nello stesso periodo in cui venne tracciata la strada. Questo era il confine, il punto che un tempo segnava lo spartiacque tra i territori veneti e quelli dei Grigioni e che oggi traccia il confine tra la provincia di Bergamo e quella di Sondrio.


Il tracciato della Via Priula: la Valchiavenna



La Ca' San Marco è un'istituzione qui, essendo la storica casa cantoniera che accoglieva gli stanchi viandanti in cerca di un po' di riposo e di riparo. Da queste altitudini che sfiorano i 2000 metri la vista si allarga sulle Alpi Retiche ed inizia il lento avvicinamento verso la Valtellina. Pascoli, boschi, sorgenti di acqua costituiscono lo sfondo di questo tratto di cammino che rapisce gli occhi e che conduce fino al centro abitato di Morbegno, luogo in cui l'antica via di collegamento terminava. L'attuale cammino, invece, prosegue in direzione del fiume Adda, raggiungendo la Riserva naturale  del Pian di Spagna e lago di Mezzòla, una splendida area protetta dove poter osservare gli uccelli migratori che nidificano qui.

Il tracciato prosegue lungo il Piano di Chiavenna, accompagnati dalla presenza del fiume Mera e termina proprio a Chiavenna, centro abitato che fino a qualche secolo fa si trovava in crocevia di strade interessate dai commerci e dagli scambi mercantili. Il paese fa sfoggio della ricchezza di un tempo: chiese barocche, palazzi signorili, case curate si mostrano agli occhi dei camminatori che ora, dopo avere terminato la Via Priula, potranno riposarsi ed assaporare le dolci ore dell'ozio.



La Via Priula: scheda tecnica


  • INFO BOX

    LA VIA PRIULA

    Le tappe di trekking della Via Priula conducono alla scoperta della Val Brembana e della bassa Valtellina. Ecco il tracciato.


    • PARTENZA: Piazza Brembana (BG)

    • ARRIVO: Chiavenna (SO)

    • LUNGHEZZA: 78,80 km

    • TAPPE: 4

    • REGIONE: Lombarbia

  • LE TAPPE
  • LE TRACCE GPS

    Per scaricare le tracce GPS di tutte e 4 le tappe della Via Priula potete consultare questa pagina.

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