Un cammino lungo 190 chilometri che attraversa la parte meridionale della Toscana e il versante settentrionale dell'Umbria, 8 tappe che raggiungono tanti luoghi di preghiera e di meditazione all’insegna del Poverello d’Assisi. La Via di Francesco ripercorre i luoghi dell’esistenza di San Francesco, l’uomo inquieto e profondo che ha radicalizzato la scelta della povertà.

In un periodo in cui si avverte la necessità di un modo diverso di vivere ed in cui si fa strada il desiderio di essere frugali ed essenziali, la Via di Francesco diviene un atto meditativo, un processo spirituale. La meta finale è ovviamente Assisi, luogo simbolo di fratellanza e condivisione, un borgo straordinario raggiungibile sia dal versante nord che da quello sud.

La Via di Francesco non è solo un trekking ma un’emozione continua che conduce i camminatori attraverso borghi medievali, monasteri e luoghi d’arte. La natura, così tanto amata da Francesco, fa il resto.




Le colline, gli alberi, il verso degli uccelli, i boschi e l’acqua. Sono tutti elementi naturali apprezzati e ricordati nel Cantico delle Creature, diretta manifestazione della grandezza di Dio. Qui tutto parla di Francesco, della sua scelta di vita radicale, della sua spoliazione, della sua ribellione alla proprietà privata e della sua opposizione alla volontà del padre terreno.

Una rinuncia totale degli agi, dei ricchi abiti, della casa ed un atto rivoluzionario compiuto davanti al vescovo Guido, quando nel 1206 Francesco si spogliò e rimase nudo davanti a tutta la comunità.

Giotto ha rappresentato magistralmente quel cambio di passo all’interno della basilica di San Francesco. Il vescovo, davanti ai visi attoniti dei presenti, copre il corpo del giovane assisiate. Un atto di protezione e di accoglienza da parte della Chiesa nei confronti del Poverello di Dio.


Via di Francesco

Cammino di Francesco: la Via del Nord

La Via del Nord del Cammino di Francesco parte dal santuario de La Verna, situato sull’Appennino toscano. In questo luogo sacro, in provincia di Arezzo, si è verificato un episodio chiave della vita di Francesco. Era il 1224 quando il santo, che digiunava da 40 giorni, ricevette le stimmate. Ma cosa ci faceva San Francesco qui? La storia di questo convento immerso nelle Foreste Casentinesi ha inizio nel 1213, quando Francesco ottenne in dono questa porzione di terra dal conte Orlando Cattani.

Il nobile fu rapito dalla predicazione del santo e volle regalargli una piccola parte dei suoi possedimenti. La Verna divenne, quindi, per Francesco un luogo di ritiro e di preghiera, di contemplazione e di spiritualità. Nacque così il primo nucleo di culto da cui si sarebbe sviluppato successivamente il santuario vero e proprio.

È da questo posto incantato che inizia la Via di Francesco, contornato ed abbellito dalla foresta monumentale de La Verna e dai suoi alberi secolari, curati sapientemente dalla comunità francescana. I faggi svettano poderosi verso il cielo, raggiungendo anche la vertiginosa altezza di 50 metri.

Bella e commovente la statua di San Francesco che libera le tortore, circondato dall’esultanza dei bambini. Un ricordo molto delicato dell’episodio del mercato, quando Francesco convinse un ragazzino che voleva vendere gli uccelli a lasciarli andare.

Cammino di San Francesco: le tappe

La prima tappa della Via di Francesco parte in salita con un paio di strappi che fanno lavorare subito le gambe, preparandole al cammino. Si giunge così sulle cime del monte Calvano (1254 metri) e del monte Modina (1181 metri) per poi proseguire verso Pieve Santo Stefano, il paese aretino che ospita il Piccolo Museo del Diario. Al suo interno sono conservati oltre 9000 diari di persone che hanno deciso di lasciare i loro pensieri e le loro storie custodite qui.

Vite e sentimenti scritti che si intrecciano e si raccontano. Pagine zeppe di appunti, inchiostro che riempie fogli. Poi, custodito in una teca, appare incredibilmente un lenzuolo matrimoniale.

Il Museo del Diario accoglie dal 1986 il lenzuolo matrimoniale di Clelia Marchi. Dopo avere riversato la sua vita su chili e chili di carta, la bracciante di Poggio Rusco (in provincia di Mantova) si fermò perché non sapeva dove continuare a scrivere. Allora ebbe un’intuizione eccezionale: tirò fuori dall’armadio il suo lenzuolo del corredo e cominciò a raccontare la sua storia familiare e lavorativa su di esso. Un’idea straordinaria quella di parlare di un’Italia contadina che è quasi del tutto sparita. Una testimonianza emozionante e coinvolgente di una donna che anche se è ‘andata à scquola, solo in 2a elementare’ ha deciso di raccontare la sua esistenza, le sue impressioni, la vita dura nei campi.

La seconda tappa del Cammino di Francesco è decisamente più faticosa, soprattutto per la sua lunghezza (35 chilometri) e per il dislivello da affrontare. Ma potete decidere di dividerla in due parti ed affrontare la Via del Nord con più calma, godendo della lentezza del vostro passo che dovrà adattarsi ai cambi di ritmo.

Potreste prendere in considerazione l’idea di sostare a Passo di Viamaggio, ad 11 chilometri da Pieve Santo Stefano per poi riprendere il cammino il giorno dopo. Dividendo la tappa in due tranches potreste compiere una deviazione dal percorso per visitare l’eremo del Cerbaiolo. Si tratta di un monastero benedettino, poi divenuto francescano, che ha ospitato sant’Antonio da Padova.

Il Cammino di Francesco prosegue poi verso sud in direzione di Sansepolcro, la città in cui è nato uno dei pittori più importanti dell’arte italiana: Piero della Francesca. La cittadina ospita un interessante Museo Civico in cui potrete scoprire alcune delle opere del pittore rinascimentale. Sarete al cospetto del polittico della Misericordia e della bellissima Resurrezione, con il Cristo risorto che guarda in faccia gli spettatori mentre i soldati dormono.

Sansepolcro è l’ultima tappa in terra di Toscana. Dopo si varca il confine umbro e si entra nell’alta valle del Tevere. Si cammina gradevolmente su un territorio con pendii dolci, boschi e chiese. Il Cammino di Francesco passa così attraverso Citerna, Città di Castello, Pietralunga. Gli alberi ed il canto degli uccelli vi faranno compagnia nei territori non antropizzati, tra i saliscendi, le carrarecce ed i sentieri che vi troverete ad affrontare. Ad accogliervi, alla fine di queste tappe umbre, saranno questi piccoli borghi con i loro tesori tutti da scoprire.

Su tutte Città di Castello, un paese da scoprire nonché città natale di un altro artista: Alberto Burri che ha lasciato al suo borgo alcune delle sue opere.


Uno scorcio della città di Gubbio [Foto di chscalone]

La tappa di Gubbio

La Via di Francesco prosegue lungo la strada che conduce a Gubbio, luogo in cui San Francesco ha ammansito il lupo. E proprio davanti alla chiesa che prende il nome dal santo si trova una statua che ricorda questo episodio. La bestia feroce poggia la testa sul ginocchio di Francesco che lo accarezza sul dorso. D’altronde la presenza del santo è evidente qui.

Gubbio è stata la prima città ad accogliere Francesco quando, giovane, si allontanò dalla casa paterna. La famiglia Spadalonga gli diede da mangiare, da bere e da vestire fornendogli un nuovo abito, quel saio grigio e di tessuto grezzo che sarebbe diventato il suo fedele compagno.

Gubbio ha una sua religiosità molto spiccata ed evidente. È un borgo d’incanto, ammantato com’è da un’aura medievale e caratterizzato dalle sue costruzioni in pietra. La sua devozione si esprime in pieno nei colori della Festa dei Ceri che si svolge ogni anno da nove secoli. L’alzata ed il trasporto dei tre ceri fino sopra alla basilica di Sant’Ubaldo è un rito emozionante e coinvolgente, un caos di emozioni e fatica.



L'arrivo ad Assisi

Dalla città di Gubbio il Cammino di Francesco riparte alla volta di Valfabbrica. Anche questa è una tappa impegnativa, lunga quasi 36 chilometri, che conviene suddividere fermandosi nelle strutture che si trovano lungo il cammino. Una volta giunti a Valfabbrica potete decidere di allungare di un giorno il cammino, intraprendendo la variante per Perugia. Altrimenti potete tirare dritto ed arrivare con comodità ad Assisi.

Emozionante la parte finale quando la basilica di San Francesco appare improvvisamente tra le colline e gli alberi. Si risale nel bosco di San Francesco e la facciata bianca che fa capolino vi darà lo slancio di affrontare la salita finale verso questo luogo di pace e di serenità. Il colpo d'occhio sulla basilica è spettacolare ed emozionante. Dopo avere visitato la chiesa e la tomba del santo potrete finalmente riposarvi e respirare tutta la forte ed avvolgente spiritualità di questo luogo.



 


CREDITS IMMAGINI

Immagine di copertina: La basilica di San Francesco di Zerig

Altre foto: Panorama su Assisi di Bogitw

Uno scorcio di Gubbio di Chscalone

Il santuario de La Verna di Mattana

 


Cammino di Francesco: scheda tecnica


  • INFO BOX

    LA VIA DI FRANCESCO - VIA DEL NORD

    La Via del Nord del Cammino di Francesco unisce La Verna a Assisi. Le tappe per percorrere la via di Francesco tra Toscana e Umbria.


    • PARTENZA: Santuario de La Verna

    • ARRIVO: Assisi

    • LUNGHEZZA: 190 km

    • TAPPE: 8

    • REGIONI: Toscana, Umbria

  • LE TAPPE
    TappaPartenzaArrivoDistanzaTempo di percorrenza
    I tappaLa VernaPieve Santo Stefano15 km5 h
    II tappaPieve Santo StefanoSansepolcro36 km10 h
    III tappaSansepolcroCiterna13 km4 h
    IV tappaCiternaCittà di Castello20,5 km6 h
    V tappaCittà di CastelloPietralunga31 km8 h e 30 min
    VI tappaPietralungaGubbio26,2 km7 h
    VII tappaGubbioValfabbrica35,4 km9 h e 30 min
    VIII tappaValfabbricaAssisi14,5 km4 h
    Variante per PerugiaValfabbricaPerugia28,2 km7 h
    Variante per AssisiPerugiaAssisi25,2 km7 h
  • INFORMAZIONI UTILI

    Il Cammino di San Francesco è tracciato?

    Sì, la segnaletica verticale ed orizzontale è completa su tutto il tracciato. Il colore del Cammino di Francesco è blu e giallo ma nel tratto toscano sono presenti i segnavia bianco-rossi del CAI ed il simbolo del Tau giallo.

    Il cammino si può percorrere in bicicletta?

    Sì, il percorso è stato tracciato anche per le biciclette e la Via del Nord, da La Verna ad Assisi, è suddivisa in 5 tappe. Puoi trovare tutte le informazioni su questa pagina.

    Qual è il periodo consigliato per percorrere la Via di Francesco?

    È consigliabile camminare lungo la Via di Francesco in primavera e in autunno.

  • LA GUIDA

    Terre di Mezzo Editore ha pubblicato due guide che sono indispensabili per i pellegrini che vogliono mettersi in cammino lungo la Via di Francesco. Il primo volume è stato curato da Bettin, Giulietti e Checcarelli e si intitola La Via di Francesco-Da La Verna e da Roma verso Assisi. In esso sono presenti tutte le informazioni, le cartine, le tappe, la descrizione del percorso a piedi e in bici da La Verna e da Roma fino ad Assisi.

    Il secondo volume si intitola Di qui passò Francesco ed è a cura di Angela Serracchioli. Si tratta di una guida utile per chi va a piedi, in bici e per chi decide di affrontare il cammino a cavallo o con gli asinelli. Anche in questa guida troverete la cartografia, le tappe e tutte le informazioni sul cammino.

  • LA CREDENZIALE

    La credenziale è un vero e proprio passaporto del pellegrino che lo distingue da qualsiasi altro viaggiatore. Su di esso vengono posti i timbri e le date dei luoghi in cui il pellegrino arriva. La credenziale impegna il viaggiatore al rispetto dei luoghi e delle persone che incontra e può essere richiesta all'Ufficio della Credenziale presso la PiccolAccoglienza della Diocesi di Gubbio.

  • LE TRACCE GPX

    Se state cercando le tracce GPX del Cammino di San Francesco da caricare sul vostro cellulare o navigatore potete trovarle su questa pagina. Le tracce sono complete per l'intero tracciato (Via del Nord e Via  del Sud) e sono disponibili sia per il cammino a piedi che in bicicletta.

Non puoi copiare il contenuto di questa pagina